Evento formativo ECM n. 6504-404915 rivolto a:
Medici Chirurghi specialisti in Neurologia, Neurofisiopatologia, Neurochirurgia, Neuropsichiatria Infantile, Pediatria Farmacologia e Tossicologia clinica;
Farmacisti Ospedalieri e Tecnici di Neurofisiopatologia
Responsabili scientifici
Carlo Di Bonaventura
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I - Roma
Stefano Meletti
Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena - Università di Modena e Reggio Emilia
Razionale scientifico
La personalizzazione del trattamento farmacologico per l’epilessia è un processo complesso che richiede attenzione a tutte le caratteristiche del paziente e i farmaci anticrisi da utilizzare. Questo aspetto diventa particolarmente cruciale quando l’obiettivo terapeutico è migliorare la qualità di vita della persona con epilessia, andando oltre il semplice controllo delle crisi e garantendo una buona tollerabilità della terapia. L’approccio alla persona con epilessia prevede infatti una valutazione olistica che, in base all’algoritmo operativo dell’ILAE del 2017, tenga in considerazione non solo il tipo di crisi, l’epilessia e sindrome epilettica, ma anche le eventuali comorbidità e l’etiologia sottostante alla condizione epilettica. Questo approccio garantisce lo sviluppo di una strategia di trattamento mirata per ottenere il successo terapeutico. Nello scenario sempre più in espansione dei nuovi farmaci anticrisi, i dati della letteratura sottolineano il ruolo delle nuove molecole che, grazie a meccanismi di azione innovativi (quali ad esempio gli agenti attivi sulla trasmissione glutammatergica attraverso i recettori AMPA) offrono nuove opportunità in termini di efficacia e tollerabilità. Nella pratica clinica appare quindi sempre più necessaria una conoscenza accurata dei nuovi farmaci che possa guidare la scelta terapeutica in base alle specifiche situazioni: spesso gli studi di RWE aiutano ad espandere gli orizzonti offrendo indicazioni sull’efficacia dei farmaci nei vari contesti sindromici, in alcune eziologie, nelle DEE e nelle sindromi rare, nonché sulla loro tollerabilità nelle popolazioni speciali (inclusi anziani, popolazione pediatrica, ecc.).
